12 dicembre 2006

Non credo agli oroscopi

Forse degli oroscopi avevo già parlato... ma ieri, mi sono imbattuto nell'oroscopo più assurdo che mi sia capitato. Dopo una partita di pallavolo tra amici, ce ne andiamo a bere un caffè tutti insieme. Qualcuno sfoglia il settimanale appena uscito; mi cade l'occhio sui segni zodiacali, e inizio a leggere ad alta voce, segno per segno, interrogando gli amici sulle date di nascita. Siamo tutti di segni diversi, fortunatamente. Dico fortunatamente, perchè il segno della Vergine aveva questo oroscopo:
Vi sentirete assediati dai problemi, e vi convicerete di essere circondati dai nemici. Non è un periodo esaltante per l'amore. Gli stimoli sono contraddittori, gli incontri nuovi sembrano promettenti ma si rivelano deludenti e le storie traballanti sembrano essere giunte davvero al capolinea

A voi la parola...

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02 dicembre 2006

Conoscete Paolo Fox?

E' di una bravura impressionante il "mastro geppetto" degli oroscopi. Da anni, tutte le settimane, tutte le settimane vestito di bianco, tutte le settimane sorridente, riesce a dire una marea si stronzate galattiche, parlando 10 minuti per ogni segno, senza ripetersi mai. Alcuni sostengono ci sia un gobbo, e non mi stupirei, perchè la quantità di banalità che tira fuori sono a prova di oratore. Altri invece (io faccio parte di questi altri) sostengono che spesso improvvisi e la sua bravura stia proprio nel far credere che ci sia uno studio dietro tutto ciò. Il fatto è che quando viene interpellato al volo e parte da solo a raccontare le sue favolette, stiamo ad ascoltarlo volentieri sperando che ci dica:"Questo mese, entrate extra!"

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03 novembre 2006

Questo non ti interessa

Ogni tanto ho l'impressione di essere circondato da pazzi. Senza offesa naturalmente, io ne sono l'esempio. E non me ne vogliano amici, colleghi e clienti, ma si tratta di una sensazione che prende forma ogni qualvolta io trovi riscontro e consensi alle mie manie. La più assurda è la punteggiatura: cerco di usarla in maniera ponderata, non scrivo SMS senza, lascio uno spazio dopo il punto.
Va da sè che in una lettera commerciale si faccia attenzione anche alle piccolezze, ma io sono così fanatico che raramente dimenticherei un punto esclamativo! E come se non bastasse, cerco di approfondire l'argomento "punto e virgola", perché viene utilizzato sempre meno; sembra quasi che chi scrive, abbia paura di inziare una frase senza maiuscola; quando la grammatica stessa lo prevede; è assurdo! Così si tende a scrivere come i giornali, con frasi brevi. Concetti minimi. Così.
Ma quando meno te lo aspetti, sfogli una rivista di cultura e ti cade l'occhio su un libro intitolato "Virgole per caso", di Lynne Truss. Non ho resistito dall'ordinarlo e lo sto divorando. Come Barbara che mi ha seguito a ruota, e Marina che mi ha già prenotato il prestito appena avrò terminato di leggerlo. Ecco perchè non credo di essere l'unico pazzo: se davvero, oltre alla mia insegnante di italiano, c'è qualcun altro fanatico della punteggiatura, parli ora o taccia per sempre...

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27 settembre 2006

Hai voluto la bicicletta...?

Ho appena incrociato un cinese in bicicletta. E cosa c'è di strano? - direte voi! Nulla se non fosse che siamo ad Aosta, lui indossa un gilet arancione dell'ANAS, pedala come un forsennato e sono... le 5 del mattino!!!
Già, mancano pochi minuti ai 5 rintocchi delle campane. Sulla statale non c'è anima viva. Tranne il cinese. Il buio è denso nonostante il cielo stellato. La mia attenzione cade indiscutibilmente su quel "muso giallo" che fa andare le gambe come se non facesse fatica. Per lui muoversi in bicicletta è più che naturale, sembra. E' la sua cultura. La sua storia. Le sue abitudini.
Ma in Cina non si muovono tutti in bici per scelta. Ma per una questione tecnica. Anzi due: mancanza di soldi e mancanza di spazio! Esattamente. Vi immaginate un miliardo di automobili concentrate nel poche città organizzate che ci sono in Cina? Noi abbiamo problemi con qualche milione di auto in centinaia di città! E comunque pedalare fa bene al cuore...

26 settembre 2006

Les jeux sont faits...

Ho un compagno di squadra che gioca solo col numero di maglia 17. Lo trova un bel numero, fortunato, non sfortunato. Un signore che ha superato abbondantemente la sessantina, frequenta regolarmente il casinò. Si presenta con un pullover anche d'estate, e gioca quanto può sul 17. Per numerosi colpi. Quando la palla miracolosamente si ferma proprio su quello spicchio, non trattiene un urlo che risveglia i croupier dei tavoli a fianco, addormentati per la poca affluenza. A quel punto si leva il maglione... Tranquilli non si tratta di uno spogliarello alla Full Monty e nemmeno di una scommessa. sfoggia semplicemente una polo bianca, che sul taschino, e gigante sul dorso, riporta in grande la scritta: 17, noir, impair, passe.

25 settembre 2006

Segni indelebili

Le ultime parole sono scritte a chiazze. Poi la punta diventa più difficile da trascinare. La sfera non scorre sul foglio segnandolo indelebilmente. Poi d'un tratto una ripresa, e il foglio si macchia. La mano ruota. Lo sguardo cade sulla punta come ad interrogare la penna stessa. Scuotiamo l'oggetto, bruciamo la punta, battiamo il retro sul tavolo. Poi ci rendiamo conto che è l'inesorabile fine di un oggetto che adoriamo. Spesso si tratta di una semplice biro trovata in chissà quale negozio o quale concorso. A volte invece si tratta di un bell'oggetto di design, bombato, d'acciaio o alluminio, laccato o di legno, inchiostro liquido, scatto sicuro, peso bilanciato. Magari ha una zona antiscivolo! Uno slogan o l'indirizzo di un'impresa edile, e l'origine completamente casuale.
Non resta che gettarla... purtroppo!
Le altre penne sulla scrivania le raccolgo come sempre prima di uscire, e le rimetto nel portapenne.

12 settembre 2006

Essere un uomo

E' un uomo grande; un grande uomo. Passeggia sereno, muovendo i suoi 120 chili con disinvoltura. Appena riconosce un passante, la sua voce rimbomba nel vialetto e il tuo sguardo non può che cadere sul sorriso che sembra un abbraccio. Poche parole, chiare, ben scandite. L'interlocutore ha piacere di salutarlo. Si vede.
Lo seguo per pochi metri e la situazione si ripete con un uomo della sua età. Di lì a poco, con una giovane donna. Le sensazioni sono analoghe. Poi le nostre strade si dividono: io entro in un caffè per una breve pausa, lui si perde nella via, nonostante la mole. Nel suo "piccolo", è un uomo...

31 agosto 2006

Un gatto per piano

Se il gatto del vicino è un gatto ciccione non hai ancora visto il mio. E' una femmina in realtà. Un europeo bianco e nero che non esce di casa. E perchè mai dovrebbe? Mangia e dorme finché vuole. Quello del vicino sembra sordo, anche se in realtà alcuni rumori riescono a carpire la sua attenzione, facendo sì che mostri il suo buffo strabismo. Gli occhi color cielo non guardano mai nello stesso posto. Come lui, anche i gatti dei vicini hanno preso il vizio di fare un giro sotto casa mia, alla ricerca dello spuntino più copioso del circondario. E se non stai attento arrivano anche i gatti dei piani più alti, perchè qui intorno tutti hanno un gatto. C'è un gatto per piano...

Manzoni era un duro...

Se hai un carattere forte non accetti compromessi, o per lo meno ti piace decidere, ti piace dire la tua, reagisci bene alle sconfitte e non perdi occasione per fare presente all'autore de "Il Destino" che qualche pagina del tuo futuro riesci a scriverla anche tu. Avere il dubbio se smettere o continuare è lecito. Ma sappi che se i tuoi tifosi sono solo 9, io mi aggiungo volentieri, perchè un numero a 2 cifre, non è male pensando che la Mussolini per arrivare a 10 voti nelle elezioni ha fatto davvero di tutto! Del resto, anche Manzoni pensava di avere solo 25 lettori, al capitolo I... Dal secondo aveva già capito di averne uno solo: io!

16 agosto 2006

Anche l'occhio... si riposa

Le ville più lussuose e riservate che abbia visto sono immerse nella vegetazione del passo del Turchino, a 2 km da Masone... Barbara dice che in quella zona faccia sempre brutto, ed io infatti, ho appena superato un acquazzone. Torna il sole poco più in là, vicino al mare. Arcobaleno e salsedine. L'orizzonte è così lontano che l'occhio si riposa, abituato ad un monitor a 50 centimetri. Adesso mi siedo su un lettino di una spiaggia attrezzata. Non mi succedeva da 12 anni forse. A destra Rolex e accento brianzolo, a sinistra, campioni di scopa, categoria senior. Nel mezzo io, una bella mozzarella.

03 agosto 2006

Voglio la Porsche

Ci sono più uomini che vorrebbero la Porsche di quante donne vorrebbero Brad Pitt. A pensarci bene, quasi ogni uomo vorrebbe una Porsche. Ma alla stessa maniera quasi ogni donna vorrebbe Brad Pitt. Farsi con lui una cavalcata come in vento di passioni... L'uomo invece adora il rombo della Porsche, che ha tanti cavalli, e riesce (quasi sempre a domarli). Pitt non romba, ma è indomabile, a quanto pare. La mascella quadrata non lascia scampo, o ti piace o non ti piace. Come disse Dalì a riguardo del disegno. Reputava fosse la sincerità nell'arte, dove non ci sono possibilità di imbrogliare, o è bello, o è brutto.
Ci vediamo in TV...

25 luglio 2006

Al mercato

Un vociare continuo, uniforme, persistente, lontano e dappertutto. Io cammino spedito, ma inciampo in gradini e passeggini. Poi un urlo, una voce, una signora che si avvicina e di nuovo la voce soddisfatta, la esorta o rovistare sul banco. I vestiti girano, volano, i colori si mischiano. Una gonna appariscente si stende nell'aria come un trofeo. Poi due sguardi al materiale e la richiesta del prezzo. Il capo ricade silenziosamente tra gli altri che riprendono a centrifugare disordinatamente. Dialetti e bambini, profumi e colori. Pochi metri più in là, l'esperto venditore ha convinto un ottimo acquisto, e subito dopo un assiduo frequentatore ha strappato un ottimo prezzo.

10 luglio 2006

La costituzione

Da quanto tempo non leggo la Costituzione? Io azzarderei dal '93, quando una materia scolastica lo richiedeva espressamente. Così l'altro giorno, sentendo parlare di un articolo che la mia mente aveva rigorosamente archiviato nel dimenticatoio (una maniera elegante per parafrasare "rimosso"), ho deciso di riprenderla in mano.
E' organizzata, semplice, discreta, essenziale. Mi fa riflettere perchè tocca tutti i punti salienti della persona e dell'individuo. La prima come accezione più calda e intima, la seconda, più distaccata, statistica. E poi vengono affrontati temi come la salute, la famiglia, il lavoro e la formazione. Ma anche religione, economia, politica e minoranze. Non manca più nessuno, solo non si vedono i due leocorni...

05 luglio 2006

Sciarpe tricolore

Fa decisamente troppo caldo per indossare le sciarpe. Ma l'effetto Ringhio ha riscontri ovunque (Gattuso per chi non fosse proprio un abitué della nazionale). Mamme e nonne non capiscono nulla di calcio, ma diventano improvvisamente amiche di Zambrotta (guarda come corre!) e di Buffon (è proprio bravo quello alto, fidanzato con la Sere... qualcosa!). Insomma, tutti davanti allo schermo, facendo passare in secondo piano anche anniversari e compleanni. La risonanza di una partita così attesa come Italia-Germania (per la cronaca giocata ieri sera e terminata 2-0 per gli azzurri), si sente anche nelle case più lontane. Il nostro caro Fantozzi, ironicamente proponeva come meglio non si potrebbe ripetere, l'immagine dell'uomo medio che tra birra e rutto libero, fa tacere la moglie, seduto in poltrona. Io ieri sera, c'ero...

26 giugno 2006

Il fatto

Confesso che ho provato invidia per qualche secondo, perchè essere su un palcoscenico non è solo questione di coraggio. Ma di bravura e autocritica... Sono stato prima di tutto molto, molto, molto felice per un piccolo grande sogno che si realizza. Ascoltare i vostri dialoghi in uno scenario povero e scarno, sembra quasi la prova generale. Una sedia, una macchina da cucire, abiti semplici e azzardati. Il fatto è che si tratta di teatro vero, semiserio, fatto di passione e dedizione. E io non vedevo l'ora di esserci...

30 maggio 2006

La prima zanzara!

Il ronzio della zanzara, fastidioso sibilo querulo, che inizia a farsi sentire a pochi centimentri dal padiglione auricolare, è presagio di lotte infinite con il prurito. La forza di volontà viene messa a dura prova da un essere così piccolo e apparentemente insignificante. Poi scopro che è un'importante anello di una catena alimentare, che come tante altre tiene in vita una lunga serie di esseri animali che adoriamo. Ovviamente nessuno ci obbliga ad applicare la proprietà transitiva, per cui non dobbiamo adorare per conseguenza anche le zanzare. E detto sinceramente, è davvero difficile preservarle da asfissianti serpentine fumanti o da sonori schiaffi sulle braccia.

19 maggio 2006

Conflitto

L'unica donna in conflitto con due donne, simili ma non uguali: te stessa e sè stessa. Quando parla di sè, è sè stessa. E spesso esordisce dicendo:"Sai cosa non mi piace di me stessa?" Non mi resta che ascoltare la riposta; sempre la stessa. Ma non è mai spiegato nella stessa maniera. Lei stessa ammette di non sapersi spiegare. E prima di tutto dovrebbe spiegare a sè stessa che se non è più la stessa, forse dovrebbe rettificare il profile che ha di sè. Ma lei stessa ammette persino che conoscersi e accettarsi non sono la stessa cosa. Così rimane della stessa idea di prima, ma sa benissimo che essere sè stessa è più difficile che essere la stessa!

02 maggio 2006

Confini personali

Se disegno un cerchio non mi viene mai tondo. Allora provo con un quadrato. Troppo spigoloso! Un ottagono potrebbe essere un'interessante via di mezzo, ma ha troppe facce. Così non mi resta che immaginarti. Forse dovrei essere un pittore per poterti rappresentare. Invece sono un giovane scrittore alle prime armi. Disarmato!
Quando mi vedrai a mani nude, abbi pietà di me, perchè ogni guerra non ha vincitori e vinti, ma solamente forti e deboli, coraggiosi e timidi, fortunati e... sfortunati!
Quando ti muovi velocemente i contorni si offuscano. In quel momento allungo la mano per afferrarti. Stringimi

14 aprile 2006

Geloso? Ti sposo...

Mesi fa una piccola confessione: scendevi dalla macchina pronunciando a voce bassa ma fiduciosa che l'avresti sposato.
Se solo te l'avesse chiesto...
Poi quel regalo dal pacco troppo grande per capire cosa fosse. Per capire che sarebbe stato un segno indelebile nella vostra vita. E come nei migliori film il tutto succede in un raffinato ristorantino tipico fuori città. E' così inatteso che stenti a crederlo. Ci metterai sicuramente del tempo a realizzare, ma ti dico già che è tutto vero: ti ha chiesto di sposarlo! Proprio come avresti voluto, con tensione ed emozione, coinvolgimento ed imbarazzo. Non mi resta che augurarti il meglio. Avevi voglia di raccontarlo, l'hai fatto, fallo ancora! C'è sempre qualcuno pronto ad ascoltare queste belle storie d'amore!

01 aprile 2006

Metamorfosi sensazionale

Il verso della metamorfosi, sceglilo tu (soggetto). Non è a senso unico. Se lo fosse, sarebbe una catena di montaggio dal risultato scontato.
Fobia, distanza, curiosità, avvicinamento, interesse, studio, ricerca, passione, abitudine, fanatismo, mania, malattia, pazzia, buio!
Puoi anche mescolare gli stati, ma non troppo. Alcuni diventano fondamentali tappe di un'evoluzione... Un processo/progresso (talvolta regresso) inarrestabile nei confronti delle cose. Se lo vuoi.
La percezione di ciò che ci sta intorno. Il cervello che reagisce. E dovrebbe sempre reagire. Altrimenti rimane indifferenza. Esiste davvero l'indifferenza?

30 marzo 2006

Zoom

Hai mai visto l'Italia nel suo complesso? Un formicaio che brulica di idee, un insieme di colori dall'azzurro del mare, al verde dell'erba al bianco dei ghiacciai. Se poi però, la dividi in 20 parti uguali... beh non proprio uguali, e a ognuna di queste parti dai un nome, una storia differente, un dialetto e un piatto tipico, non capisci se l'Italia è l'insieme delle parti. Se la somma delle parti è uguale al tutto. Io penso di no. Non voglio crederlo perché adoro entrare nel dettaglio delle città, dei paesi, delle frazioni, fino alle singole case, stanze, persone! Quelle finestre che spesso la notte vedo spegnersi una dopo'altra. Alcune insieme. Per caso.

22 marzo 2006

Guarda come dondolo...

Non ho le gambe ad angolo fortunatamente. Mi sono emozionato guardando King Kong, lo ammetto. E non prendetemi in giro se un colossal esagerato, con dinosauri e insetti giganti riesce a toccarmi. Ci sono immagini che farebbero crollare chiunque. Achille insegna che ognuno di noi ha un punto debole, un romanticismo personale, un pulsante che ti fa ritornare bambino. Voglio dirvi due cose che mi emozionano: il gatto, mi affascina e mi fa sorridere. Un dondolo fermo mi rattrista: forse perchè quando è fermo , è quasi sempre vuoto.

20 marzo 2006

Guardo il temporale

Si alza il vento e accosto la finestra. Un'anta sbatte più volte come ad avvertire l'arrivo di un ospite non ben accetto. I vetri si puntinano, quelli a ovest. poi piccoli rigagnoli irregolari li rigano, fino a trasformare il solito panorama in un vecchio film.
L'asfalto caldo emana quell'odore che mi ricorda i pomeriggi passati a giocare con gli amici in cortile. Rispro la finestra e mi sporgo. Avrò avuto 6 anni, e ricordo perfettamente quella sensazione. Improvvisamente le condizioni atmosferiche diventavano avverse, e l'asfalto cotto dal sole rilasciava vapori che adoro.

02 marzo 2006

Prove generali

Non riesco a capire di quanti atti è composta la mia vita. Uno di questi finisce stasera. Proprio come la commedia che ho appena finito di applaudire. Un magico Pirandello rivisitato in chiave moderna e ironica da Carlo Cecchi. Il teatro era gremito, tanti giovani, facce inaspettate per una commedia della Saison Culturelle. Poche file dietro, una signora russava, e le amiche, consce del fatto che desse ancora più comicità alla scena, l'hanno lasciata assopita. Davanti invece, un simpatico omone dalla sonora risata, breve, scandita. Gli scappa il termine "geniale", poco raro per le opere di Pirandello, ma azzeccato come sempre. Mi sono divertito tanto, mai ridendo, ma caricandomi di energia, che ho trasmesso qualche ora dopo. In compagnia di una splendida Nadia, ho fatto ridere clienti, amici e... sconosciuti, in uno dei bistrot più belli che abbia mai vissuto! Sì vissuto, perchè lì dentro si vive e si rivive. E non sono le prove generali, ma lo spettacolo della vita, che ormai è iniziato. Chi è fuori non sa cosa si perde!

24 febbraio 2006

Per me!

E' come se di colpo il meccanismo si fosse messo in moto. Gira fluidamente, senza rumore. Regali sorrisi e sfoghi tutto ciò che hai accumulato al lavoro. Uno stress che non pensavi di poter sostenere, ed invece ti riempie la vita, ti trasforma da individuo a persona. Ti accompagna durante tutto il giorno, fino a sera. Un bicchiere di vino ti aiuta a scioglierti e cercare il contatto col mondo. Ma adesso non bere il caffè, perchè rischieresti di rigirarti nel letto. Inutilmente.
Goditi un meritato riposo e domani scia fino allo sfinimento perchè non puoi rientrare dalla montagna con la voglia, con quel senso di incompletezza. E ricorda che il mio tiramisù è più buono... per me!

15 febbraio 2006

Comunque io sono Piero!

Il solito bar, il solito caffè, i soliti clienti. Mi chiamano per nome, mi sento a casa. E si ricordano che uso lo zucchero di canna. Così un'altra delle mie abitudini, mi da sicurezza. E talvolta mi manca se non riesco a vivere quei 2 minuti, col rumore della macchina del caffè, e col profumo di una miscela italiana. Mentre aspetto, si fanno due battute sul primo di noi che esce dalla porta, ci risaluta dal vetro, e iniziano una serie di smorfie e commenti, per prenderlo in giro. In un batter d'occhio rientra e recita la parte dell'offeso, e del duro. Fragorose risate e si inizia il pomeriggio col sorriso.
Sorseggio, mi pagano il caffè e uscendo uno di questi mi dice - Comunque io sono Piero! - gli rispondo - Federico, piacere mio -. E pensavo di conoscerli tutti.

30 gennaio 2006

Chi s'accontenta...

Quando sono fermo, penso; quando mi muovo, cresco!
Sono alcuni versi di piccole poesie ermetiche che scrivo in maniera del tutto improvvisata (una mia cara amica direbbe "estemporanea"), senza pensare a cosa ne farò, senza sapere se qualcuno le leggerà. La maggior parte di esse in effetti non sono mai state lette. Forse neanche da me. Racchiudono emozioni, colpi di scena, piccole sensazioni che trascrivo prontamente su carta. Per non perderle. Per non trasformarle. Devo ammettere che mi piacerebbe scrivere per un grande pubblico, ma so anche che dovrei accontentarlo. Io invece voglio accontentare me.

27 gennaio 2006

Torta alle noci

Ho comprato una busta di noci. Io ne vado matto. Ma sono sgusciate e il bello di mangiare una noce è anche lo scricchiolio e il guscio che cede. Poi inizia la selezione per separare il gheriglio dal resto. Così userò questa busta per fare un dolce. Me lo immagino di pan di spagna classico, soffice, leggermente aromatizzato al caffè, posato su un letto di mascarpone e noci. Voglio sperimentare. Del resto non posso mangiare tutte quelle noci senza averne rotto il guscio. Andrei contro la mia natura, contro la natura delle mie manie. Come quella di raccogliere tutte le penne dalla scrivania, e riporle nel portamatite, prima di abbandonare lo studio. Le manie ci contraddistinguono dagli altri, ci accompagnano di giorno in giorno diventando sempre più presenti. Ci aiutano a capire chi siamo. Ci danno sicurezza.

21 gennaio 2006

Scappo, ma da cosa?

Ho corso dall'auto fino alla pista d'imbarco. Nonostante la zona sia riscaldata e io abbia il fiatone, sono ancora infreddolito. La solita voce metallica mi distrae da questo senso di disagio per farmi sprofondare in uno peggiore, annunciando un ritardo fuori dalla mia portata. Esco dall'aeroporto e mi avvicino con passo svelto al primo taxi libero. L'autista con voce pacata e indifferente mi saluta e attende istruzioni. Non ne ho. Rimango in silenzio imbarazzato e quasi a mettere alla prova la sua pazienza. Per un attimo spero sia lui a guidarmi. Ma il tono della sua voce cambia. Diventa incuriosito e fermo. Non importa dove - gli rispondo - basta andare lontano...

14 gennaio 2006

Ingannapoltron

Neanche con l'aiuto di un navigatore satellitare avrei potuto raggiungere un paesino con questo nome: Ingannapoltron! Ogni tappa di questa gita nella Valpolicella è meglio della precedente. E grazie alla cortesia e al passaparola dei veronesi sono arrivato fino qui. La giornata è stranamente mite e schiacciamo un pisolino in auto. A dire il vero ci assopiamo senza nemmeno accorgercene. Vista sul Lago di Garda, tolta la giacca, sedile reclinato, sole in viso. Il trattore (così ho chiamato colui che gestisce la trattoria che ci ha rimpinzati) ci ha descritto questo posto esattamente come si presenta: non c'è nulla, è un posto tranquillo, una vista da paura e io ci vado con la morosa (immaginatevelo detto in veneto!). Non potevo mancare ed eccomi qua.

04 gennaio 2006

358 giorni fa...

358 giorni fa, per non dire l'anno scorso, ho intrapreso l'avventura di scrivere in un blog. Proprio questo. E' stato il mio primo e unico blog. Ho aumentato il ritmo dei post in alcuni periodi dell'anno, e negli ultimi due mesi, avendo qualche piccolo riscontro in più, mi sono lasciato andare ancora un po'. E' iniziato molto bene l'anno nuovo. Ballando la musica che adoro, sognando un futuro roseo non troppo remoto, amando, lavorando in mezzo alla gente... Inoltre una persona che si era eclissata improvvisamente, mi ha cercato, si è aperta, si è esposta, senza motivo, senza che io chiedessi nulla. Sono stato felice di sentirla. Proprio questa notte. A proposito di notte, uno dei buoni propositi per l'anno nuovo, è dormire di più. Il secondo è risparmiare (intento molto più difficile del primo).