27 luglio 2008

Vivremmo anche senza mosche?

Sarà il titolo del mio secondo libro (alcuni si chiederanno quale sia il primo: lo sto scrivendo)
E' un concetto che mi attanaglia da mesi.
Riassumendo, potrei confermare che vivremmo anche senza mosche. Ma diversamente.
Intanto 12 mattine in più della nostra vita ci saremmo alzati di buon umore, invece che imbufaliti perché l'unica mosca nell'appartamento, è riuscita a posarsi su tutte le parti del nostro corpo, tranne quelle coperte. Altro che farci saltar la mosca al naso. Sull'orecchio, sul collo, ma, inesorabilmente intollerabile... sul labbro!
Insomma ci siamo svegliati male, io personalmente, poi, le do la caccia, per 5 minuti, fino a che uno straccio, con una frustata non la stordisce, e poi senza pietà le faccio fare un viaggio nello sciacquone (forse prima d'ora questa parola non l'avevo mai scritta, anzi ne sono certo).

Ma oltre a questi 12 episodi, pensate a coloro che lavorano nelle fabbriche di moschicidi, di serpentine fumanti, di palette per mosche, di nastri adesivi, di lampade fluorescenti, ecc. Ci sarebbe tutta questa gente che farebbe un altro lavoro, e probabilmente uno di loro, farebbe il nostro. E noi un altro...

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