28 maggio 2007

Stronza per un giorno

Imprevedibilmente, hai deciso di sfogarti. Di scaricare ciò che hai dentro. Perchè nonostante tu sia una delle persone più buone che io abbia mai conosciuto, accumuli un po' di rancore o un po' di amarezza. Se poi ti tagli un dito, e ti ciucci il polpastrello, senti il sapore del sangue, e in quel momento, sputi, amaro. Per tutti la soglia di sopportazione esiste, e alcuni eventi la abbassano, avvicinando il momento in cui si fanno delle cose che nessuno avrebbe immaginato.
Al TG si sentono regolamente le interviste ai vicini di casa di un omicida, che raccontano come fosse una persona che andava d'accordo con tutti, molto semplice, felice!
Ma non diciamo cazzate...
Se fosse stato veramente felice, avrebbe avuto la serenità per apprezzare i piccoli gesti d'affetto della moglie, le gioie dei figli nello scoprire il mondo. Avrebbe giocato col cane e acceso il camino nella prima fredda e umida sera d'autunno.

23 maggio 2007

1.11 col fuso di Greenwich

Sono le 1.11 del mattino. L'attenzione si è fermata sul display del videoregistratore impolverato che presenta questa simpatica combinazione numerica. A dire il vero sono le 2.11 perché questo aggeggio è uno delle cose tecnologiche che ho lasciato impostato sull'ora legale. Non per niente è impolverato!
Ho uno strano mal di testa, che mi attanaglia dalle 18.00 circa. Soprattutto nei movimenti più bruschi, è come se le pareti del cranio premessero a mo' di cerchio (Da lì forse il modo di dire "avere un cerchio alla testa"?).
Qualche sorso di Coca Cola mi da un senso di benessere. Sembra quasi un problema di digestione.
Ma mi infilo nel letto, e domani sarà tutto a posto.
La TV è spenta, come al solito. Odio lo zapping alla ricerca di una finta distrazione. Preferisco scrivere due righe, o leggerne altrettante, prima di addormentarmi con la penna in mano, il libro in faccia o un tasto premutooooooooooooooooooooooooooooooooooooo...

09 maggio 2007

Attenzione al vocabolario!

La cosa più bella (esageriamo) sarebbe poter eliminare una parola dal vocabolario, ma non perchè la gente non la usi, ma perchè non esista più quel significato. Mi spiego...
Se ci lamentiamo che la vita è monotona, ripetitiva e piatta, sarebbe carino e importante poter dare un pizzico di novità a tutte le nostre giornate. Però entriamo in un bar e chiediamo il solito caffè. Andiamo al McDonald's e mangiamo il solito panino. Andiamo al cinema e cerchiamo di sederci nel solito posto. Poi compriamo il giornale e giochiamo il Lotto nel solito tabacchino. Insomma, lasciatemelo dire: cheppppalle!
Una delle prime parole che toglierei è proprio questa: SOLITO.