03 novembre 2006

Questo non ti interessa

Ogni tanto ho l'impressione di essere circondato da pazzi. Senza offesa naturalmente, io ne sono l'esempio. E non me ne vogliano amici, colleghi e clienti, ma si tratta di una sensazione che prende forma ogni qualvolta io trovi riscontro e consensi alle mie manie. La più assurda è la punteggiatura: cerco di usarla in maniera ponderata, non scrivo SMS senza, lascio uno spazio dopo il punto.
Va da sè che in una lettera commerciale si faccia attenzione anche alle piccolezze, ma io sono così fanatico che raramente dimenticherei un punto esclamativo! E come se non bastasse, cerco di approfondire l'argomento "punto e virgola", perché viene utilizzato sempre meno; sembra quasi che chi scrive, abbia paura di inziare una frase senza maiuscola; quando la grammatica stessa lo prevede; è assurdo! Così si tende a scrivere come i giornali, con frasi brevi. Concetti minimi. Così.
Ma quando meno te lo aspetti, sfogli una rivista di cultura e ti cade l'occhio su un libro intitolato "Virgole per caso", di Lynne Truss. Non ho resistito dall'ordinarlo e lo sto divorando. Come Barbara che mi ha seguito a ruota, e Marina che mi ha già prenotato il prestito appena avrò terminato di leggerlo. Ecco perchè non credo di essere l'unico pazzo: se davvero, oltre alla mia insegnante di italiano, c'è qualcun altro fanatico della punteggiatura, parli ora o taccia per sempre...

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