30 gennaio 2006

Chi s'accontenta...

Quando sono fermo, penso; quando mi muovo, cresco!
Sono alcuni versi di piccole poesie ermetiche che scrivo in maniera del tutto improvvisata (una mia cara amica direbbe "estemporanea"), senza pensare a cosa ne farò, senza sapere se qualcuno le leggerà. La maggior parte di esse in effetti non sono mai state lette. Forse neanche da me. Racchiudono emozioni, colpi di scena, piccole sensazioni che trascrivo prontamente su carta. Per non perderle. Per non trasformarle. Devo ammettere che mi piacerebbe scrivere per un grande pubblico, ma so anche che dovrei accontentarlo. Io invece voglio accontentare me.

27 gennaio 2006

Torta alle noci

Ho comprato una busta di noci. Io ne vado matto. Ma sono sgusciate e il bello di mangiare una noce è anche lo scricchiolio e il guscio che cede. Poi inizia la selezione per separare il gheriglio dal resto. Così userò questa busta per fare un dolce. Me lo immagino di pan di spagna classico, soffice, leggermente aromatizzato al caffè, posato su un letto di mascarpone e noci. Voglio sperimentare. Del resto non posso mangiare tutte quelle noci senza averne rotto il guscio. Andrei contro la mia natura, contro la natura delle mie manie. Come quella di raccogliere tutte le penne dalla scrivania, e riporle nel portamatite, prima di abbandonare lo studio. Le manie ci contraddistinguono dagli altri, ci accompagnano di giorno in giorno diventando sempre più presenti. Ci aiutano a capire chi siamo. Ci danno sicurezza.

21 gennaio 2006

Scappo, ma da cosa?

Ho corso dall'auto fino alla pista d'imbarco. Nonostante la zona sia riscaldata e io abbia il fiatone, sono ancora infreddolito. La solita voce metallica mi distrae da questo senso di disagio per farmi sprofondare in uno peggiore, annunciando un ritardo fuori dalla mia portata. Esco dall'aeroporto e mi avvicino con passo svelto al primo taxi libero. L'autista con voce pacata e indifferente mi saluta e attende istruzioni. Non ne ho. Rimango in silenzio imbarazzato e quasi a mettere alla prova la sua pazienza. Per un attimo spero sia lui a guidarmi. Ma il tono della sua voce cambia. Diventa incuriosito e fermo. Non importa dove - gli rispondo - basta andare lontano...

14 gennaio 2006

Ingannapoltron

Neanche con l'aiuto di un navigatore satellitare avrei potuto raggiungere un paesino con questo nome: Ingannapoltron! Ogni tappa di questa gita nella Valpolicella è meglio della precedente. E grazie alla cortesia e al passaparola dei veronesi sono arrivato fino qui. La giornata è stranamente mite e schiacciamo un pisolino in auto. A dire il vero ci assopiamo senza nemmeno accorgercene. Vista sul Lago di Garda, tolta la giacca, sedile reclinato, sole in viso. Il trattore (così ho chiamato colui che gestisce la trattoria che ci ha rimpinzati) ci ha descritto questo posto esattamente come si presenta: non c'è nulla, è un posto tranquillo, una vista da paura e io ci vado con la morosa (immaginatevelo detto in veneto!). Non potevo mancare ed eccomi qua.

04 gennaio 2006

358 giorni fa...

358 giorni fa, per non dire l'anno scorso, ho intrapreso l'avventura di scrivere in un blog. Proprio questo. E' stato il mio primo e unico blog. Ho aumentato il ritmo dei post in alcuni periodi dell'anno, e negli ultimi due mesi, avendo qualche piccolo riscontro in più, mi sono lasciato andare ancora un po'. E' iniziato molto bene l'anno nuovo. Ballando la musica che adoro, sognando un futuro roseo non troppo remoto, amando, lavorando in mezzo alla gente... Inoltre una persona che si era eclissata improvvisamente, mi ha cercato, si è aperta, si è esposta, senza motivo, senza che io chiedessi nulla. Sono stato felice di sentirla. Proprio questa notte. A proposito di notte, uno dei buoni propositi per l'anno nuovo, è dormire di più. Il secondo è risparmiare (intento molto più difficile del primo).