25 luglio 2006

Al mercato

Un vociare continuo, uniforme, persistente, lontano e dappertutto. Io cammino spedito, ma inciampo in gradini e passeggini. Poi un urlo, una voce, una signora che si avvicina e di nuovo la voce soddisfatta, la esorta o rovistare sul banco. I vestiti girano, volano, i colori si mischiano. Una gonna appariscente si stende nell'aria come un trofeo. Poi due sguardi al materiale e la richiesta del prezzo. Il capo ricade silenziosamente tra gli altri che riprendono a centrifugare disordinatamente. Dialetti e bambini, profumi e colori. Pochi metri più in là, l'esperto venditore ha convinto un ottimo acquisto, e subito dopo un assiduo frequentatore ha strappato un ottimo prezzo.