25 marzo 2005

Un vecchio disco...

Avete mai notato quanto è bello incantarsi? Per un attimo è tutto fermo, non succede nulla se non il susseguirsi di pensieri velocissimi che ci distraggono da chi ci sta di fronte. Quando invece si ha bisogno di questa evasione, la si cerca disperatamente in una sigaretta, nei programmi a quiz, andando a correre... A volte, invece, basta un vecchio disco; impolverato perchè il giradischi non funziona più, ma per non intaccare quell'equilibrio di acari, non lo si aggiusta. I dischi mantengono il loro fascino, e ascolto sempre volentieri il buon vecchio Rondò Veneziano.

18 marzo 2005

Scusi, che ore sono?

Era molto tempo che non dimenticavo di indossare l'orologio. Lo tolgo per dormire, per fare l'amore, per fare la doccia e per lavorare al computer. Poi, quando una di queste attività finisce (passatemi il termine attività per le prime due...), riprende il rito di sceglierne uno adatto all'abbigliamento, all'occasione, all'umore. E' un accessorio che adoro: nei pochi centimetri quadrati di cui dispone, racchiude classe e ritmo. Odio i Rolex, adoro gli IWC. E così, dopo molto tempo, ieri chiesi in un negozio:"Scusi, che ore sono?".

07 marzo 2005

Visioni d'insieme, trasparenti.

Lo sguardo cade sempre sulle cose appariscenti? Non è detto. Ho lavorato molto sul fatto di non guardare solo il palco. L'artista illuminato dall'occhio di bue catalizza l'attenzione di tutta la sala. Del resto gli spettatori sono lì per quello. Però spesso mi capita di essere spettatore assente. Mi piace guardare anche l'ombra dell'artista sulla scenografia. E mi piace ancor di più vedere se si muovono insieme...

02 marzo 2005

Il calcio mi piaceva...

Mi piaceva... il calcio. Basti pensare che ho fatto l'arbitro per più di 10 anni (ho dato le dimissioni oggi!). Ovviamente oltre all'impegno in termini di tempo, è stata una dura lotta cercare di tenere a bada i bollenti spiriti di questi indomabili giocatori. Se solo avessero letto almeno una volta il regolamento! Ma non chiediamo troppo. Dalle categorie più basse fino ai massimi campionati, educazione e rispetto sono sulle pagine mancanti del dizionario. Talune strappate dal mister, talaltre dai giocatori stessi che per una sorta di moda, si sentono importanti anche quando la loro squadra ha appena i soldi per lavare la divisa. E quelli davvero famosi? Nell'ultima gara importante che ho seguito sono rimasto letteralmente scioccato dal fatto che Maldini, ha dovuto richiamare all'ordine i suoi, piantando un urlo: non per stare in linea durante la partita, ma per ricordare loro di andare sotto la curva a salutare i tifosi... Penoso.