27 giugno 2007

Avete presente le stastistiche?

Le statistiche? Mi fanno impazzire... nel senso buono, ovviamente. Le adoro, perchè in poche righe rappresentano una realtà.
Oddio non sempre...
Quando le indagini ABACUS chiedono per strada, quante volte si faccia l'amore, l'italiano medio risponde: "almeno una volta al giorno". Proprio nel giorno in cui è uscito di casa di corsa, non rientra fino a sera e la moglie fa il turno di notte! Qualcosa non quadra.
Però è una questione di dignità, orgoglio, patriottismo e senso di appartenenza al gruppo. Quel gruppo di privilegiati che hanno la possibilità, la voglia e l'attitudine ad essere dei mandinghi.
Le altre statistiche invece non sono forzatamente OTTIMISTICHE, e nella maggior parte dei casi, rispecchiano davvero la realtà, perché la gente intervistata non nega le proprie abitudini.
Prendiamo un campione di individui scelti a caso, e un'indagine svolta nella stessa maniera, dalla stessa persona, nello stesso giorno...
Ogni tanto però ho pensato che un'indagine potrebbe anche essere il contrario della realtà.
Immaginiamo che l'intervistatore fermi 10 persone solamente, chieda quale sia il gusto gelato preferito (ogni riferimento a post precedenti è puramente casuale), e, 9 persone su 10, rispondano caffè. Ci credereste? Credereste davvero che la maggior parte degli italiani preferisca il gusto caffè?
Allora penso che la popolazione di riferimento (questo è il termine esatto in statistica mi sembra) debba essere più numerosa e più rappresentativa possibile.
Può essere, infatti, l'intervistatore così sfortunato da trovare esattamente 9 casi su 10 che adorano il gusto caffè?
La statistica dice che è quasi impossile.
E così si rinizia da capo...